Geology walks – Camminate di Geologia
Consigli per escursioni, trekking, passeggiate alla scoperta di bellezze naturali di interesse geologico
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Il lago Baccio (Pievepelago, MO)
Il Lago Baccio (1554 m s.l.m.), di origine glaciale, è separato dal vicino al Lago Santo da una dorsale rocciosa. Si trova, nella parte occidentale dell’ampio circo, posto tra il M. Giovo ed il M. Rondinaio, ed è sbarrato a valle da un arco morenico, coevo ai depositi glaciali del lago Santo, costituito da grossi blocchi sub-arrotondati immersi in matrice fine. A monte del Lago Baccio si può osservare un esempio di rock glacier, costituito da detriti di gelivazione. Si arriva in macchina al parcheggio del Lago Santo (a pagamento) e si seguono i sentieri segnati che portano al lago e dintorni.
Vista del lago Baccio dalla salita al M.te Giovo.
Link:baccio.
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Lungo il sentiero “Spallanzani” nell’Appennino Reggiano (nei pressi di Casina, RE)
Il Sentiero Spallanzani è dedicato a Lazzaro Spallanzani, famoso naturalista reggiano vissuto nel XVIII sec. Il sentiero attraversa tutte le fasce di vegetazione dell’Appennino Reggiano, partendo da Scandiano, città natale di Spallanzani, e passando per Viano, Regnano, Carpineti, Pietra di Bismantova, Ligonchio, Lama Lite, Passo delle Forbici e Passo delle Radici, per concludersi poi a S. Pellegrino in Alpe, sul crinale Tosco Emiliano. L’itinerario è lungo 115 Km con un dislivello complessivo di 5.000 m. E’ contrassegnato, oltre che dai segni bianchi e rossi del CAI (Club Alpino Italiano), da un simbolo a farfalla e dalla sigla SSP. Il percorso, che non presenta particolari difficoltà tecniche. Nei pressi del lago del Mulino del Tasso, sono visibili le Arenarie di Molino del Tasso, membro della Formazione di Bismantova.
Al cospetto degli imponenti strati arenacei.
Scorcio del lago naturale del Mulino del Tasso.
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Il sentiero delle 52 gallerie (Monte Pasubio, TN)
Il Monte Pasubio è un massiccio di dolomia, situato al confine tra le province di Vicenza e di Trento e delimitato dalla Val Lèogra, dal Passo del Pian delle Fugazze, dalla Vallarsa, dal Val Terragnolo, dal Passo della Borcola, dalla Val Posina e dal Colle Xomo. E’ un elemento di giunzione tra le Piccole Dolomiti e la regione dei Tre Altopiani. Imperdibile la camminata attraverso le 52 gallerie…
L’imbocco della 14a galleria.
Link: Pasubio.
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The Giants Causeway UNESCO site, Antrim, Northern Ireland
Outstanding geology spot with 40k basalt columns to walk one…
It’s a pity when you find more visitors than columns and it’s an awful rainy day!!!
Link:https://emc-2024.org/giants-causeway-co-antrim/
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I duomi ofiolitici della Val Trebbia (PC)
Le “pietre” ofiolitiche della Val Trebbia sono veri e propri tesori geologici. Sono la Pietra Perduca e la Pietra Parcellara, due monti di ofiolite che rappresentano gli affioramenti ofiolitici posti più a settentrione e più vicini alla pianura dell’intero Appennino. Le due pietre che sono considerate le “protettrici della valle”.
La chiesetta ai piedi della Pietra Parcellara.
Un piccolo sperone ofilitico che guarda la valle, lungo la strada che conduce alle pietre.
Link:https://storieminerali.it/perduca-parcellara/
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Grotte di Oliero (Valbrenta, Vicenza)
Le grotte di Oliero sono un complesso carsico che si trova alle pendici del massiccio dell’altopiano dei 7 comuni, in prossimità dell’abitato di OLIERO (frazione del comune di Valbrenta), in provincia di Vicenza. Le grotte ricevono circa l’80% delle acque provenienti dall’altopiano di Asiago e che il tempo impiegato da quest’acqua per giungere alle grotte è di poche ore (circa 8), anche se sono stati osservati notevoli incrementi della portata d’acqua dell’Oliero anche solo 3 ore dopo piogge torrenziali sull’altopiano.
Link:https://www.grottedioliero.it/
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Lago della Stua, Val Canzoi, Dolomiti bellunesi (BL)
Esperienza mistica nelle acque ghiacciate del lago della Stua, all’imbocco della Val Canzoi (Feltre, BL). Meraviglie “UNESCO” tutte da scoprire!
Link:https://www.dolomitipark.it/visitare-il-parco/itinerari/a-piedi/sentieri-natura/val-di-canzoi/
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Strati sub-verticali della Formazione di Savigno, Ponte Ca’ Mario sul Samoggia a Savigno (BO)
Lungo il greto del Samoggia, ad un paio di km dal centro di Savigno, sotto al ponte che lo attraversa all’altezza di Cà Mario, si trova un esteso affioramento di arenarie, calcari, calcari marnosi e marne appartenenti alla Formazione di Savigno (Membro di Merlano). L’erosione fluviale ha profondamente modellato queste litologie, mettendo in risalto gli strati meno erodibili (arenarie e calcari) che formano chiari e spessi banconi subverticali che si alzano dal greto anche più di un metro.
Link:https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi/scheda.jsp?id=86
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Parco Naturale Regionale della Lessinia (Bosco Chiesanuova, VR)
Rilassanti sentieri ci guidano attraverso questo grande altopiano che va dalle pendici della valle dell’Adige fino ai piedi delle Piccole Dolomiti. A nord di Verona, tra i monti Lessini, dove alle praterie e ai pascoli si alternano boschi fitti e profonde valli. E sparse in mezzo a quest’altopiano le architetture edificate dei Cimbri, popolazione dell’area germanica arrivata in questi luoghi nel II secolo a.C.
Spettacolare vista al confine tra la Lessinia e la Cimbria.
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Le storiche miniere abbandonate di rame di Toggiano (Palagano, MO)
Un bel percorso all’interno del parco del Poggio Bianco Dragone, dominato delle imponenti masse ofiolitiche nell’area di Palagano-Toggiano-Boccassuolo (Appennino Modenese) alla scoperta di miniere storiche di rame. Le mineralizzazioni interessanti riguardano due miniere che fanno parte della zona dei Cinghi nell’area di Boccassuolo (comune di Palagano, Provincia di Modena): la miniera Labirintica e la miniera di Toggiano. Le miniere sono ricche di depositi a calcopirite dove si cercò nel passato, fino al 1849, la presenza di oro. Si tratta di giacimenti nati e sfruttati fin dai tempi remoti e gli Etruschi potrebbero avervi per primi posto mano, trovando forse il prezioso minerale. Ne dà testimonianza lo stesso nome locale Palagano, che sembra si vuol derivare dalla voce pre-latina “palaga” significante appunto “pepita d’oro”. Non entrare nelle gallerie senza l’ausilio del personale del parco.
Descrizione: toggiano
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Quattro passi nel territorio di Rossena e Canossa (Appennino reggiano), alla scoperta dei castelli matildici
Perfetto connubio tra geologia e storia! Scarica la guida all’escursione a cura del prof. Tommaso Giovanardi:Guida-Rossena-Pls
Link al sito del castello di Canossa:https://castelliemiliaromagna.it/it/s/canossa/6057-castello_di_canossa
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Lago Santo Modenese, Pievepelago (MO)
Meraviglioso anche nel periodo invernale! Attenzione alla salita verso il M.te Rondinaio. Scivolosa!
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Salsa di Ospitaletto, Modena
Caratteristici apparati attivi che emettono acqua salata con poco fango, sviluppati lungo il contatto tettonico tra le Argille varicolori ed il Melange di Coscogno. Comodo parcheggio a circa 100 m. Paesaggio incantevole anche nel periodo invernale.
Link: https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi/scheda.jsp?id=1246
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Riserva naturale delle Piramidi di Zone, Lago d’Iseo, Brescia
Bellissimo anfiteatro situato nella valle che si affaccia sulla sponda orientale del Lago d’Iseo, caratterizzato dalla presenza di numerose piramidi di terra, sormontate da larghi cappelli di roccia, creato dall’azione erosiva sull’originario deposito morenico. Percorso circolare mosso di circa 1 ora. Spettacolare!
Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_naturale_Piramidi_di_Zone
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La rocca ofiolitica di Minozzo (Reggio Emilia)
Caratteristica rupe in risalto morfologico lungo il versante sinistro del torrente Prampola, formata da pietre verdi inglobate nelle Argille a Palombini, sulla quale si trovano alcuni edifici del paese di Minozzo e i resti di un’antica torre. Visita solo su prenotazione!
La rocca sulla sinistra. Sullo sfondo la maestosa Pietra di Bismantova. 17 Dicembre 2023.
Link alla descrizione geologica del sito: https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi/scheda.jsp?id=459.
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Le salse di Regnano e Casola (Reggio Emilia)
A pochi km da Viano, nel tranquillo e piacevolissimo paesaggio dell’Appennino Reggiano, troviamo due notevoli esempi di salse fredde. La salsa di Regnano è caratterizzata da persistente attività lutivoma. Presenta un bel cono alto pochi metri e una colata di fango estesa per circa 800 m. Testimonianze di attività eiettiva parossistica sono descritte da Lazzaro Spallanzani.
La salsa di Casola è citata sin dal 1733 dallo scienziato A. Vallisneri, alterna periodi di relativa quiescenza con altri momenti di più intensa attività eruttiva. Non è caratterizzata da eventi emissivi di particolare intensità.
Le salse di Regnano (sinistra) e Casola (destra). 17 Dicembre 2023.
Link alla descrizione geologica dei siti: Regnano. Casola.
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Il ponte d’Ercole o del diavolo (Pavullo nel Frignano, Modena)
Da Montecenere, a pochi km da Pavullo nel Frignano, bellissima passeggiata sulle sabbie inconsolidate delle arenarie della Formazione di Loiano, un deposito marino sedimentato tra l’Eocene medio e l’Oligocene inferiore (40-35 milioni di anni), alla scoperta di questo magnifico arco naturale.
La visita con il fedele quadrupede Josh. 16 Dicembre 2023.
Link alla descrizione geologica del sito:https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi/scheda.jsp?id=1201
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La rupe ofiolitica della pietramogolana (Berceto, Parma)
Da visitare il piccolo borgo di Pietramogolana che sorge accanto ai ruderi del castello medievale su uno sperone di roccia ofiolitica a picco sul fiume Taro. La pietramogolana è raggiungibile attraverso un cavalcavia che attraversa l’autostrada della Cisa.
Il sito (link: https://scn.caiparma.it/schede/castello-di-pietramogolana/) è ben descritto nel volume “IL PROGETTO REGIONALE PIETRE VERDI” della regione Emilia Romagna (Scarica il volume:progetto_regionale_pietre_verdi).
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La miniera di talco abbandonata di Roccamurata (Borgotaro, Parma)
Bellissimo percorso che risale il Rio delle Marne porta al deposito di talco Roccamurata del Lamino (Valmozzola, Borgotaro).
Il giacimento è descritto in un lavoro di Bertolani Mario et al. (1994) (scarica l’articolo:roccamurata).
Link al sito: https://www.mindat.org/loc-31032.html.
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Il percorso natura del parco archeologico del Forcello (Mantova)
Il percorso, con tratti selvaggi e altamente suggestivi, apre le porte alla conoscenza di una parte di territorio mantovano in via di qualificazione e valorizzazione. Dal centro storico della città si arriva al Bosco Virgiliano e da qui, percorrendo il sentiero naturalistico della Riserva della Vallazza sino all’antico forte franco/asburgico di Pietole (Andes). Si prosegue quindi per la nuova ciclabile che dall’antico abitato di Andes ci porta a visitare Corte Virgiliana una delle corti gonzaghesche dove si allevavano i famosi cavalli più belli e ricercati nelle corti d’europa. Si ritorna quindi sulla nuova ciclabile sino a Corte Forcello sede dello parco archeologico etrusco per una visita. Rientro a Mantova o possibilità di proseguimento sino a Governolo (conca del Bertazzolo) con ritorno in barca. Da fare a piedi o in bicicletta!
Link: https://www.parcodelmincio.it/pun_dettaglio.php?id_pun=1545
Fatto il percorso, non potete perdere il ritrovamento più romantico del Neolico: gli amanti di Valdaro! Si tratta di due scheletri del Neolitico ritrovati presso Valdaro (MN) nel 2007. Il nome dato ai resti umani fu perché i due scheletri sono stati rinvenuti abbracciati tra loro, anche con gli arti inferiori. Dal 2014 sono stati esposti all’interno di una teca in cristallo al Museo archeologico nazionale di Mantova. Il giorno dell’inaugurazione è stato presentato un albo a fumetti dal titolo Amanti a Mantova, scritto e illustrato da Giacarlo Malagutti, che sviluppa una delle tante ipotesi romantiche sui due ragazzi sepolti.
Link: https://museilombardia.cultura.gov.it/magazine/archeologia-nel-mantovano-gli-amanti-di-valdaro/
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La Pietra di Bismantova
La Pietra di Bismantova è descritta nella Divina Commedia come la montagna del Purgatorio dantesco. Nella famosa citazione del Canto IV la Pietra è un termine di paragone per descrivere l’asprezza dell’ascesa al monte del Purgatorio: sono tutte montagne su cui si può salire a piedi, “ma qui convien ch’uom voli”. Al di là della citazione, che attesta come la Pietra di Bismantova fosse un luogo conosciuto anche nel Medioevo, il Monte del Purgatorio per come la Commedia lo descrive è curiosamente simile alla Pietra: un monte altissimo, che si erge come un’isola, i cui lati sono aspre balze rocciose e la cui sommità è uno spazio pianeggiante, il Giardino dell’Eden. (modificato dal testo originale di Chiara Dazzi)
Link: https://www.plsgeo.unimore.it/escursioni-2/
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Il canyon della Gravina sotto ai Sassi di Matera
Il sentiero 406 parte da Porta Pistola, situata nei Sassi di Matera (patrimonio UNESCO) e direttamente a ridosso del torrente Gravina e sul ponte tibetano. Il sentiero è accidentato e, a tratti, scivoloso ma resta comunque abbastanza semplice da percorrere con le scarpe da trekking. Evitare giornate troppo assolate e calde. Può essere un inferno!
Link: https://www.wildtrips.net/matera.htm
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Le piramidi di terra di Tirolo (Merano, Sud Tirolo)
Nelle gole e nei dirupi intorno a Tirolo si ergono nel cielo bizzarri pinnacoli di argilla
Le piramidi di terra nascono dall’erosione dovuta all’azione dell’acqua e del vento. Elementi indispensabili per la loro formazione sono terreni a grana fine, pioggia, una posizione protetta dal vento e la presenza di grandi sassi o blocchi di roccia. La pioggia scava solchi profondi nel pendio. I sassi o le rocce proteggono il materiale sottostante e fanno sì che tale materiale sia esposto a un’erosione più lenta rispetto al materiale non protetto, andando a formare, migliaia di anni più in là, delle alte torri. A Tirolo ci si imbatte nelle curiose formazioni moreniche nella gola del Rio della Muta all’altezza di Castel Tirolo e nella valle Finele presso Caines. Per vedere le piramidi di terra nella valle Finele, è consigliabile un’escursione da Tirolo a Caines. Per godersi la meravigliosa vista sulle piramidi di terra nei pressi di Castel Tirolo basta invece salire sulla funivia Alta Muta. In alternativa ci si può incamminare sul sentiero Herrschaftsweg o passeggiare da Castel Tirolo al Farmerkreuz.
Link: https://www.merano-suedtirol.it/it/tirolo/natura-cultura/luoghi-d-interesse/piramidi-di-terra.html
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The “geology walks”
Searching erionite fibres in the volcanics of Rakiraki, Fiji
When is low tide time, altered volcanic rocks emerge making search for minerals possible.
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Aggregate active and abandoned quarries, Nadi Fiji
Volcanic rocks useful as aggregate material can be found in quarries in the western part of Fiji, in the Navilawa area. It is located approximately 23 km northeast of Nadi in the Sabeto Valley. It is accessible via a partly sealed road which is known as Navilawa. The Navilawa road leads to the Tuvatu Mining site hosting moderately weathered outcrops. The Tuvatu area is underlain by rocks from the Koroimavua Volcanic Group of latest Miocene to earliest Pliocene age (Bartholomew 1960). The area falls within the geological 1:50 000-scale Viti Levu map sheet 10 mapped by Bartholomew (1960).
Martin Brook, Satendra Kumar and myself.
If you want to know more about natural aggregate resources in Fiji: Link to a master thesis on this topic: aggregate_Fiji
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Coromandel Forest Park, New Zealand
From Auckland, as you look across the Firth of Thames, you see a dramatic skyline of extinct volcanoes on the Coromandel Range. Get up close and personal, they are worth a look. Lush temperate rainforest covers most of the Peninsula with a golden thread of sandy beaches circling round the Peninsula. The Coromandel Forest Park is a mere 1 ½ hours drive from the biggest city in New Zealand, Auckland City of Sails.
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Karangahake Gold Mine Geopark, Coromandel, New Zealand
Gold was first discovered in New Zealand near Coromandel in 1852. Over the next thirty years New Zealand’s gold rushes attracted huge numbers in search of instant wealth. Mining of Mount Karangahake and at Waihi began in 1875, following earlier gold rushes in Collingwood and Takaka (1856), Otago (1861), Marlborough (1862), the South Island’s West Coast (1865), and Thames (1867).
Link: https://www.engineeringnz.org/programmes/heritage/heritage-records/karangahake-gold-mining/
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Taniwha Rakaia Gorge, Canterbury, New Zealand
There are 2 bridges crossing the Rakaia Gorge. One is a unique wrought-iron Rakaia Gorge Bridge – the only design of its type in the world! The 55 metre single-span bridge has trusses that fan out underneath carrying the load to the gorge edges. It was built from 1880-82 for a growing inland population and farming industry. It was built strong enough to take rail, but this never eventuated. The bridge is a Heritage NZ Category One Historic Place. The second bridge that completes the gorge crossing is concrete and newer.
Link: https://www.geocaching.com/geocache/GC92KNV_pwgt4-the-taniwha-of-rakaia-canterbury
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Searching for erionite and agates at Gawler Downs (Ashburton District, Canterbury New Zealand)
Erionite and agates can be found within the Surrey Hills Tuff, which represents the basal formation of the Mt Somers Volcanics, of mid Cretaceous age (Oliver and Keene 1989). This formation is up to 50 metres thick in places but typically less than 10 metres, and consists of welded ignimbrite, tuff and tuffaceous sediments of variable induration. It is preserved only in isolated pockets. The most extensive outcrops are at Mt Alford, and other occurrences have been recorded in the Mt Somers area, the Peter Range and along the north branch of the Hinds River (Oliver 1977; Oliver and Keene 1989). At Surrey Hills the formation rests on Mesozoic greywacke and is overlain by Hinds River Dacite. The palla is probably a water-laid tuff, deposited in a shallow lake environment, and subsequently silicified as a result of later volcanism.” (Moore and Trotter, 2017) (mindat.org).
Link: https://www.mindat.org/loc-417828.html
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One Tree Hill Volcano (Auckland, New Zealand)
Maungakiekie is the second largest volcano in the Auckland Volcanic Field with 53 small volcanoes, all of which erupted in the last 200,000 years.
The view from the hill.
Link: https://www.geotrips.org.nz/trip.html?id=294
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Inhaber Schieferbruch Kromer quarry, Holzmaden (Germany)
Link:http://www.holzmaden.com/Holzmaden_fossils_informations.html
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Altenbürg (Geopark Ries) quarry, Nordlingen (Germany)
Link:https://www.geopark-ries.de/en/geologie/
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Fossiliensteinbruch Blumenberg quarry, Eichstätt (Germany)
Link:https://www.mindat.org/loc-98662.html
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Miniera di talco di Bagnada (Valmalenco, Sondrio)
Geologi in miniera. Riccardo Fantini, Daniele Malferrari, Alessandro Gualtieri e Alessandro Cavallo.
Link: https://www.minieradellabagnada.it/il-talco-oggi/
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Campo Franscia, Val lanterna (Sondrio)
E’ un luogo mistico, antica area estrattiva dell’amianto bianco che, verso la fine dell’ottocento sembrava essere la più promettente materia prima naturale di questo angolo di Valmalenco, tanto da attrarre imprenditori inglesi della londinese United Asbestos Company Limited (che subentrò alla società Di Baviera-Del Carona costituita nel 1867) ed ingegneri francesi. Siccome il termine “Franscia” significa, in dialetto, “Francia” molti lo ricondussero appunto alla presenza di Francesi. In realtà il termine era già in uso nei secoli precedenti.
Link: http://www.paesidivaltellina.it/alpemusella/index.htm
Granato demantoide in crisotilo. Museo mineralogico di Lanzada (Valmalenco, Sondrio).
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Sentiero del Giovello. Parco diffuso del serpentino di Chiesa Valmalenco (Sondrio)
Le pietre verdi sono da secoli parte integrante della vita sociale, cultura ed economica della Valmalenco. Bellissimo il sentiero che attraversa la vecchia area mineraria di estrazione del serpentinoscisto. La cava del Giovello prende il nome dalla forma della montagna, simile a un giogo. Di conseguenza, le singole cave sono dette giovelli e i lavoratori giovellai.
Incontri sulla via del serpentino. Raffaele. Alessandro Cavallo, Alessandro Gualtieri e Daniele Malferrari.
Link: https://www.sondrioevalmalenco.it/it/il-museo-diffuso-del-serpentino
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Riserva naturale delle Salse di Nirano
Link: https://www.fioranoturismo.it/it/natura/salse-di-nirano/salse-di-nirano
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I sentieri che portano al Santuario di Madonna della Corona (Spiazzi, Ferrara di Monte Baldo)
Link: https://www.montagnadiviaggi.it/2016/07/santuario-della-madonna-della-corona.html
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Sassi di Roccamalatina (Modena)
Monoliti di roccia (formazione arenacea dell’Antognola, Unità Epi-liguridi che poggiano sulle argille dell’Unità Ligure) di oltre 70 mt di altezza, con pareti ripide in forte contrasto con il morbido paesaggio circostante. Inespugnabili roccaforti naturali, hanno sempre ospitato nel corso dei secoli insediamenti fortificati, forse addirittura già sotto la dominazione bizantina. Oggi sono un sito storico di nidificazione per rapaci come il falco pellegrino e di svernamento per il raro picchio muraiolo. Tutt’intorno si osservano diversi luoghi di interesse storico: la Pieve di Trebbio, fondata probabilmente tra l’XI e il XII secolo; i suggestivi borghi medievali di Castellino delle Formiche e Castellaro, e alcuni esempi di architettura rurale in località come La Grilla, Pugnano e Ronzone. E’ un sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale, nel Parco dei sassi di Roccamalatina convivono ecosistemi diversi che registrano la presenza di specie arboree come la mediterranea erica a fianco di altre, invece, tipiche di alta quota come il faggio e il mirtillo. Moltissimi animali, tipici delle aree del medio Appennino, vivono nella zona: dal tasso all’istrice, dallo scoiattolo al ghiro, dalla volpe al capriolo. Dopo la salita, consigliatissimo il ristorante “Il faro” con terrazza panoramica sui Sassi.
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Cava abbandonata di pietra verde a Roccamurata (PR). Facilmente raggiungibile a piedi dalla strada provinciale SP523. Abbondanti lizardite e calcite. Con un poco di fortuna, si possono trovare piccoli cristalli di epidoto.
Note sulla geologia dell’area: https://geologiaparmense.tumblr.com/.
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CASTOR BAY (Auckland, New Zealand)
Zeolitized tuffs are exposed in this area. Zeolitised clasts in the beds are derived from the Manukau stratovolcano with some input from the Kaipara stratovolcano – both of these are of Miocene age and apart from the uplifted fault block forming the Waitakere Ranges they now only exist as magnetic anomalies. The Castor Bay site well exposes the geology of the Auckland region of New Zealand, built on a basement of greywacke. The Auckland isthmus and North Shores are composed of Waitemata sandstone and mudstone, and portions of the Northland Allochthon extend as far south as Albany. The Manukau and South Kaipara harbours are protected by the recent sand dune deposits of the Awhitu and South Kaipara Peninsulas. Recent basaltic volcanic activity has produced many volcanic cones throughout the Auckland Region, including the iconic and youngest volcano Rongitoto isalnd.
Link:https://places.nz/places/auckland/castor-bay/castor-bay-11991
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LONG BAY – OKURA MARINE BAY (Auckland, New Zealand)
The white-faced Heron (Egretta novaehollandiae) that you can meet walking in the Marine Bay park.
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CASCATE DEL BUCAMANTE (Serramazzoni, Modena)
Le cascate naturali del Rio Bucamante hanno un fascino particolare anche nella stagione invernale e costituiscono una delle oasi naturalistiche più belle dell’appennino modenese. Passeggiata consigliatissima di circa 30 minuti partendo dal comodo parcheggio di Granarolo. Fare molta attenzione a tratti ghiacciati che si possono incontrare lungo il percorso, soprattutto nelle prime ore della giornata.
Link:https://www.inappenninomodenese.com/ambiente-e-natura/cascate/cascate-del-bucamante/
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MONTE CUSNA (Villa Minozzo, Reggio Emilia)
Il monte Cusna coi suoi 2121 m d’altezza, è la maggiore cima dell’Appennino reggiano e la seconda dell’intero Appennino Settentrionale dopo il Monte Cimone. Piacevole passeggiata di circa 1,5 h lungo il sentiero 615, sfruttando una giornata calda e soleggiata, decisamente inusuale per la metà gennaio.
Vista dal punto panoramico nei pressi del Rifugio Passone.
Suggestiva immagine del bosco sulla via del ritorno lungo il sentiero 615.
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GROTTA DEL GIGANTE (TS)
Borgo Grotta Gigante – Sgonico (Trieste). Nel complesso meravigliosa! Stalagmiti uniche, stalattiti modeste. La sala grande è spettacolare e contiene due pendoli geodetici, protetti da due enormi cavi d’acciaio che partono dalla volta e arrivano fino al fondo della sala. I pendoli sono i più lunghi del mondo ma sono anche molto impattanti!
Link: https://www.grottagigante.it/
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PARCO ABBAZIA DI MONTEVEGLIO (BO)
Tanti sentieri che attraversano le argille varicolori “africane”. Partenza dal parcheggio a Monteveglio bassa. Visita all’abitato di Monteveglio alta obbligatoria! Dirigersi verso il cimitero per la passeggiata attarverso il parco.
Link: http://www.parks.it/parco.abbazia.monteveglio/iti.php
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PONTE TIBETANO di Torri del Benaco (lago di Garda, VR)
Il percorso parte dal parcheggio del borgo di Crero, a pochi km da Torri del Benaco, attraversa il ponte tibetano e raggiunge Pai alta dopo una camminata a passo medio-lento della durata di circa 30 min (incluse le fermate per le fotografie…). Consigliata anche ai meno allenati che potranno riprendere fiato mentre si godono una magnifica vista del lago di Garda dal ponte e da altri punti panoramici che si aprono lungo il percorso. I Calcari Oolitici di San Vigilio e il Rosso Ammonitico affiorano lungo il percorso. Si consiglia l’utilizzo da scarpe da trekking. Nel complesso molto interessante ma non mozzafiato. Dopo la passeggiata, un tuffo nel lago è d’obbligo!
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LAGO DI CASTEL DELL’ALPE (S.Benedetto Val Sambro, BO)
Una bella passeggiata attorno al lago di Castel dell’Alpe, formato nel 1951 per una frana di sbarramento.
Link: http://www.turismocongusto.it/laghi-fiumi/s332/lago-di-castel-dell-alpi.html
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CASCATE DEL GOLFARONE (Villa Minozzo, RE)
Un gioiello dell’Appennino reggiano. Passeggiata e bagno decisamente rinfrescante.
Link: https://destinazionemondo20.com/visitare-cascate-golfarone-reggio-emilia-guida-completa/
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VALLE DEL DRAGONE: IL PARCO DELLE OFIOLITI (Montefiorino, MO)
Una bella passeggiata alla scoperta di questi misteriosi litotipi.
https://andiamoallavventura.it/2020/07/24/valle-del-dragone-parco-ofioliti/
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Riserva naturale contrafforti pliocenici – Badolo (BO).
Febbraio 2022 – una passeggiata consigliata con ferrata (opzionale). Uscita autostrada A1 Sasso Marconi.
Link: http://www.parks.it/riserva.contrafforte.pliocenico/iti.php
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Salita al M.te Cimone
Una bellissima passeggiata dal Lago della Ninfa al M.te Cimone (2165 m s.l.m.). Consigliatissima! Ultimo tratto da Pian Cavallaro alla cima (zona militare) abbastanza impegnativo, richiesto un minimo di allenamento. Sulla via del ritorno, pranzo al Bar Rifugio Pian Cavallaro (1880 m s.l.m.): ottimo cibo, ottima accoglienza e gestori gentilissimi. Complimenti!
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Preikenstolen (Stavanger, Norway)
Preikestolen (pulpit rock) is a steep cliff which rises 604 m above the Lysefjorden, Atop the cliff, there is an almost flat top of approximately 25 by 25 m. Preikestolen is located near the Western part of the fjord. The walk from the parking lot to the cliff tkaes about 2 h (ca. 4 km).
Link: https://www.musement.com/it/stavanger/pulpit-rock-preikestolen-v/.
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Lago Scaffaiolo
Il lago Scaffaiolo si trova a circa 1775 m s.l.m., vicino alla vetta del Monte Cupolino, cima che fa parte del comprensorio del Corno alle Scale ed è raggiungibile in meno di due ore di cammino dalla sua vetta, oppure in circa 1 h dalla zona della Polla. Dal lago Scaffaiolo passa il Sentiero Italia che percorre tutta la dorsale appenninica fino alle Alpi, qui coincidente con il Sentiero Europeo E1. Una meravigliosa passeggiata in mezzo alla Natura! Nonostante sia classificabile come Sentiero turistico, la salita alla conca del lago richiede un certo allenamento, soprattutto nell’ultima parte del percorso quando il sentiero diventa assai ripido.
Info: https://www.comune.abetonecutigliano.pt.it/home/vivere/turismo/itinerari/lago-scaffaiolo.html
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Ponte di Veja, Sant’Anna d’Alfaedo (Verona)
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Civita di Bagnoregio (Viterbo), la città che muore …
Una meravigliosa escursione alla scoperta della città di tufo. Pasqua 2015.
Note geologiche e consolidamento della rupe e delle pendici di Civita di Bagnoregio:https://www.afs.enea.it/protprev/www/cases/civita/testo.htm
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MAGIC ICELAND (July 2014)
A walk along the North American plate and Eurasian Plate boundaries. Þingvellir National Park can be reached from Reykjavik on a single day trip.
Link:Þingvellir
The land of the water falls.
Link: Gullfoss.
A quarry of lapillo conglomerate in W Iceland.
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Alla scoperta delle pietre verdi della Valle d’Aosta – visita alla cava di marmo verde Menegoni, presso Aymavilles (Aosta)
Alla scoperta delle pietre verdi della Valle d’Aosta, visitando le cave autorizzate. Vedi il link:https://www.regione.vda.it/territorio/territorio/attivita_estrattive/cave/cave_autorizzate_i.aspx
Una massicciata variegata … 16 aprile 2014. Link:https://andarpersassi.it/le-pietre-verdi-hanno-ora-un-museo/
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Passeggiare nei dintorni di Aosta – Monte Voghel – 15 aprile 2014
Link: https://www.gulliver.it/itinerari/voghel-monte-via-normale-dal-vallone-di-san-grato/
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La Rupe di San Leo (Rimini)
Interessante visita alla Rupe di San Leo per osservare da vicino la frana del 27 Febbraio 2014. La Rupe è una spettacolare forma del rilievo posta al centro della Coltre della Val Marecchia. E’ costituita da una successione epiligure che comprende i calcari della Formazione di San Marino e le arenarie della Formazione del Monte Fumaiolo, mentre il substrato della Rupe è costituito da unità liguri prevalentemente argillose.
Immagini dalla visita del 27 Aprile 2014.
Link alla descrizione geologica del sito:https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi/scheda.jsp?id=2145
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La cava abbandonata di pietre verdi Borracciana a Campotrera (Cerezzola, RE)
Visita il sito: http://www.cerezzola.it/Riserva%20Campotrera/Riserva%20di%20Campotrera.html
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Salse di Puianello(MO)
info: http://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi/scheda.jsp?id=1248
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Il Passo del Rombo (Bolzano, Sud Tirolo) alla ricerca dei granati
la ricerca dei granati negli scisti di Timmelsjoch (Passo del Rombo) Bolzano (Trentino Su Tirol, Italy) è un’esperienza unica!
Link: https://www.mindat.org/loc-207572.htmlLink: https://www.mindat.org/loc-207572.html
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Rifugio Forcella, Pordoi, Dolomiti (Trento-Belluno)
Imperdibile esperienza per un geologo! Alla portata di tutti la passeggiata che porta al rifugio Forcella, la terrazza sulle Dolomiti (sito UNESCO: vedi link alla descrizione del sito del prof. Mario PANIZZA – DOLOMITES, THE UNESCO WORLD NATURAL HERITAGE SITE THE CONTRIBUTION OF GEOMORPHOLOGY: 99032261Panizza) al passo Pordoi, valico posto a 2.239 s.l.m. al confine fra Veneto e Trentino, situato tra il gruppo Sella a nord e il gruppo della Marmolada a sud.
La visita dell’estate 2008.
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Svappavaara Mine (Lapland, Sweden) (link) – On the path of the occurrence of the first natural zeolite stilbite/stellerite
Axel F. Cronstedt (1722–1765), famous Swedish mineralogist, was the first scientist to describe, 250 years ago, the distinctive property of zeolites, i.e., the unique frothing characteristics when heated in a blow-pipe flame. Cronstedt examined two specimens: one from Svappavaara in Northern Sweden and one that was said to come generically from Iceland. From Cronstedt’s indications, the occurrence of the first specimen was near the mining area of Kiruna. The morphological characteristics of the specimen suggested that the zeolite species is stilbite which would make it the first discovered zeolite mineral. Colella and Gualtieri classified this species as stellerite.
The paper: Cronstedt_s_zeolite
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Cascate di Lillaz, Cogne, Valle d’Aosta
Meravigliosa passeggiata dall’abitato di Lillaz a 10 min a piedi, seguendo un sentiero quasi pianeggiante per raggiungere le famose cascate con tre salti d’acqua del torrente Urtier per complessivi 150 m di altezza.
Link: https://www.cogneturismo.it/datapage.asp?id=55&l=1
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LAMPIVAARA AMETHYST MINE, Lapland, Finland
The amethyst of Lampivaara, located in Pyhä-Luosto Lapland, Finland, was formed about 2 000 million years ago in the bowels of the ancient mountains. There is now a special gem mine on the top of the hill that will sustain for the hundreds of years. A unique experience is waiting for you!
Link:https://www.amethystmine.fi/
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La rupe ofiolitica di Varana (Modena)
La rupe di Varana è costituita da due ammassi rocciosi principali, spianati alla sommità, formati da rocce serpentinitiche localmente brecciate, con una interessante petrografia che testimonia l’intensa serpentinizzazione con comparsa di antigorite.
Link:https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi/scheda.jsp?id=1352
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La Miniera abbandonata di Cà Marsilio (Montecreto, Modena)
La miniera abbandonata di Cà Marsilio è sicuramente la meglio conservata dell’intero Comprensorio minerario modenese. L’imboccatura, pur presentando infiltrazioni piovane, è percorribile per alcuni metri evidenziando diramazioni laterali. Illuminando la volta è possibile osservare l’abbondante vena cuprifera presente all’interno della massa rocciosa.
La visita alla miniera con gli studenti del corso di Materie Prime Naturali, Laurea Magistrale in scienze e Tecnologie Geologiche.
Link alla descrizione del sito:https://www.inappenninomodenese.com/ambiente-e-natura/luoghi-incantati/le-miniere-di-montecreto/
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Eeron Polku Trail, Pello, Norrbotten, Finland
Link: https://travelpello.fi/en/photos-summer-lapland-finland-arctic-circle/
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Lago di Campo, Val di Daone, Trentino Alto Adige
Il Lago di Campo è situato in Val di Daone lungo il percorso che da Malga Bissina sale al Passo di Campo (confine tra il Trentino e la Lombardia). La Val Daone è una delle valli che si incuneano nel massiccio montuoso dell’Adamello. E’ situata nel territorio del Trentino, è lunga circa 30 km ed è percorsa del fiume Chiese. Ospita invece diversi animali selvatici tipici delle montagne quali il camoscio, il cervo, lo stambecco, la marmotte e l’aquila. Molto note sono le sue 136 cascate. Durante l’estate sono un vero e proprio spettacolo della natura mentre d’inverno si trasformano in frequentate palestre per l’arrampicata su ghiaccio. La valle è ricca anche di laghetti alpini tra i quali vale la pena di citare i laghi Campo, Casinei, Copidello, D’Avolo e Mare, nonché i bacini artificiali di Boazzo e Bissina utilizzati per la produzione di energia elettrica.
Link: https://www.laghettialpini.altervista.org/campo.php
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Lofoten islands, Norway
A “cold” paradise! Lofoten has some of the world’s oldest rock, up to two billion years old. It is originally of volcanic origin, but was somewhat later transformed. Granites and syenites are of magmatic origin, and are known to be very hard. The rocks are dominated by mica schists, gabbro and gneiss. Historically there has been mining in Lofoten for copper, iron ore, titanium iron and molybdenum, however none of these mines are in operation today.
A glipse at:https://www.visitnorway.it/dove-andare/norvegia-settentrionale/le-isole-lofoten/
Geology:https://www.lofotoddennp.com/en/the-geology-of-lofoten/
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The Lapporten Mountain Gate, Lapland, Sweden
The Lapporten and Goose Valley in the Abisko National Park are among the most photographed natural landforms in Sweden. The steep-sided U-shaped valley was carved by glaciers during the last glacial period. The peak at left (southwest) is Nissuntjarro (1738 m), and at right (northeast) is Tjuonatjakka (1554 m). Lake Cuonjajavri sits between these modest summits.
Link:https://en.wikipedia.org/wiki/Lapporten
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KIRUNA MINE, Lapland, Sweden
The Kiruna mine is the largest underground iron ore mine in the world. It is located in Kiruna in Norrbotten, Lapland, Sweden and is owned by the mining company Luossavaara-Kiirunavaara AB (LKAB).
Link:https://lkab.com/en/lkab-in-kiruna/
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Svanstein, Övertorneå, Norrbotten, Sweden
Searching for biotite crystals in the granites along the 99 road from Övertorneå to Pello.
Link to know more about the geology of the area (Geology of the Northern Norrbotten ore province, northern Sweden): rm141-12-rapport.
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Cava attiva “La Zavattona”, Gaianello, Pavullo (MO)
Cava attiva di sabbia quarzoso-feldspatica dall’arenaria inconsolidata della Formazione di Loiano. Estratta come fondente per la produzione di piastrelle ceramiche.
Link dell’impresa mineraria che gestisce la cava:https://alluminsil.it/
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GROTTA DI SANTA BARBARA E MINIERA DI SAN GIOVANNI, Iglesias, Sardegna
Imperdibile, con pareti tappezzate da cristalli di barite!
Link:https://www.iglesiasturismo.it/grotta-di-santa-barbara-e-miniera-di-san-giovanni/